09 Maggio 2024

Rinascita Verde: il progetto paesaggistico di Tenuta Maryamado

Jacopo Chiti e Philip Adiutori stanno guidando il processo di ripristino e trasformazione del paesaggio naturale di Tenuta Maryamado in un capolavoro di biodiversità e bellezza, fondendo antica saggezza, biodiversità e visione contemporanea.

 

Nella tessitura del progetto paesaggistico di Tenuta Maryamado, leggiamo le trame della collaborazione tra Jacopo Chiti, ingegnere, e Philip Adiutori, paesaggista che esprimono una filosofia che ricerca armonia tra natura, modernità e sostenibilità, creando spazi che parlano alla persona e al pianeta. Il loro approccio, che unisce ingegneria e natura, sottolinea l'importanza di progettare con un occhio verso l'adattabilità per creare una bellezza funzionale e armoniosa.

 

Il loro lavoro mi ricorda le parole di Andrejs Legzdiņš, architetto lettone-svedese il quale evoca il futuro rispettando l'essenza più pura della natura. La sua visione "Nella natura ritroviamo l’origine di tutto", diviene il mantra che mi guida nell’incontro avuto con i due consulenti di Tenuta Maryamado pensando ad un futuro sostenibile che rispetta l'ineffabile bellezza del passato.

 

Jacopo e Philip hanno condiviso con me il loro approccio olistico al progetto paesaggistico di Tenuta Maryamado. Con una superficie di oltre 250 ettari, e il coinvolgimento di circa trecento professionisti, rappresenta una tela vivente su cui i nostri due artisti dipingono con luci, ombre e vegetazione. "Il nostro obiettivo è stato fin dall'inizio quello di rispettare l'anima di questo luogo", afferma Jacopo, "ogni scelta, dal recupero delle acque piovane alla creazione di bacini artificiali, è stata fatta con l'idea di valorizzare l'esistente, non di stravolgerlo."

 

Questo pensiero guida l'intenzione di connettere le persone alla natura attraverso il paesaggio. Il progetto nasce con l’obiettivo di rafforzare il legame con il territorio, rispettando la biodiversità presente e accentuando il comfort e l'integrazione con il mondo agricolo. Questa visione prende vita a Tenuta Maryamado con la creazione di un lago artificiale tra uliveti e vigneti, che diventa il cuore pulsante della tenuta: un'oasi di tranquillità che invita alla riflessione sulla centralità dell’elemento acqua.

Philip, da parte sua, sottolinea l'importanza di lavorare in simbiosi con il territorio: "La natura è la nostra musa e la nostra guida. Ogni intervento è studiato per esaltare la biodiversità e incoraggiare un dialogo tra l'antico e il nuovo." Le parole di Philip risuonano con forza quando si osserva l'opera realizzata nell'oliveto, dove varietà antiche di olivi convivono con piante aromatiche, in un esperimento vivente di consociazione che promette di rivoluzionare la produzione di olio extravergine d'oliva.

 

La visione di Jacopo e Philip per Tenuta Maryamado va oltre un'estetica impeccabile. Mirano a una bellezza funzionale, dove ogni elemento del paesaggio contribuisce alla salute dell'ecosistema. "Abbiamo introdotto sistemi di irrigazione sostenibili e pratiche agricole che riducono al minimo l'impatto sull'ambiente", spiega Jacopo. L'ingegno umano si unisce alla saggezza della natura in una danza armoniosa.

Philip parla con passione del progetto del lago artificiale, un capolavoro di ingegneria e design: "Non volevamo solo una riserva d'acqua", racconta, "ma un luogo di bellezza, dove poter riunirsi, riflettere e rigenerarsi." Questo lago, circondato da flora autoctona, diventa un simbolo della filosofia della tenuta: un equilibrio tra utilità e estetica, dove ogni dettaglio è pensato per celebrare la vita. Inoltre, aggiunge Chiti: “I rivestimenti in pietra di dimensioni importanti sono state reperite da un fornitore di zona per restituire l’elemento naturale locale”.

 

Attraverso la loro arte, rendono omaggio alla ricca eredità culturale della Toscana. "Il nostro lavoro qui è un dialogo continuo con la terra", conclude Jacopo, "e ogni giorno impariamo qualcosa di nuovo dalla sua infinita saggezza."

 

La loro idea di un futuro in cui architettura e natura si fondono in modo poetico ispira a riflettere su come possiamo costruire comunità resilienti e sostenibili. Una prospettiva preziosa su come affrontare le sfide ambientali attraverso spazi che celebrano e preservano il nostro legame con la terra.

 

La visione della Tenuta, integrata con l'expertise di Chiti e Adiutori, proietta Tenuta Maryamado ad essere un modello di come l'ingegneria, l'arte e il paesaggio possano unirsi per creare spazi che ispirino per generazioni a venire, in un luogo che emerge non solo come un progetto paesaggistico, ma come un manifesto vivente di come natura, comunità e sostenibilità possano coesistere in perfetta sinergia.

Adua Villa

Autore

Adua Villa

Adua Villa è una giornalista, scrittrice e sommelier. Racconta i suoi viaggi nel mondo del food & wine attraverso i social media e i magazine. Online è @globetrottergourmet.

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